Il clima di fiducia si consolida, ma non per tutti. Anche a gennaio prosegue il trend generale di miglioramento dell’indice Istat, in crescita per il secondo mese per le famiglie e per il terzo per le imprese. Non mancano, però, segnali di criticità da parte dei negozi della distribuzione tradizionale e del turismo, che archiviano il primo mese dell’anno con un netto deterioramento del clima di fiducia rispetto allo scorso dicembre.
Così Confesercenti in una nota.
La frenata è netta soprattutto per il turismo, che dopo il balzo di circa 20 punti registrato in chiusura del 2023 registra a gennaio un calo di 8 punti, trainato da un peggioramento del giudizio sugli ordini: da questo punto di vista, potrebbe avere avuto un effetto la scarsità di neve nelle località montane. Forti criticità anche per il commercio tradizionale: a fronte di una crescita dell’indice della grande distribuzione di oltre 4 punti, i negozi di vicinato registrano una flessione di 2 punti, ad ulteriore conferma del clima di incertezza delle piccole e medie imprese del terziario in questa fase.
L’incontro, a breve, con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso riguardo la legge annuale sulle PMI, sarà l’occasione per confrontarci sulla condizione delle imprese, che rappresentano il nucleo del nostro sistema economico ma faticano sempre più, alle condizioni attuali, a reggere la concorrenza dei ‘colossi del web’ e della grande distribuzione commerciale. Serve un cambio di rotta per dissipare le incertezze del comparto ed avviare le piccole imprese lungo un percorso di rilancio e crescita duratura.
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