Da un’idea proposta da Confesercenti e accolta favorevolmente da tutte le persone che rappresentano il tavolo del turismo è nata “Dina la Ventemigliusa” presentate in occasione della festa patronale cittadina di San Secondo.
L’iniziativa, frutto di un lavoro e collaborazione costante con l’Amministrazione comunale di Ventimiglia ed in particolare con l’Assessore Calcopietro, con la Cumpagnia di Ventemigliusi, con grafici e sviluppatori digitali, ha la capacità di coniugare il marketing territoriale, la cultura, la storia e la tecnologia per dare voce, attraverso l’arte in senso più ampio, a Dina la Ventemigliusa.
Dina, il cui nome nasce da ‘San Segundina’, figura nata dall’abito storico e popolare tipico delle donne Ventemigluse, stilizzata in chiave moderna attraverso dei codici scansionabili con il telefono, si potrà vedere in maniera virtuale presso una serie di siti di interesse culturale e paesaggistico: Forte Annunziata, Biblioteca Aprosiana, Iat presso la stazione, Museo Balzi Rossi, Area Archeologica di Nervia, Giardini Hanbury.
Nonostante sia l’emblema del patrimonio culturale “ventemigliusu” potrà parlare tutte le lingue del mondo infatti il turista nel momento in cui scansionerà il codice Qr verrà in automatico contatto con la traduzione del testo nella sua lingua d’origine portando le persone alla scoperta della storia e della cultura della città di Ventimiglia con la possibilità di scoprire e conoscere la città viaggiando con il telefono senza barriere raccontando davanti ad ogni monumento la sua storia.
Il progetto turistico, popolare e inclusivo, verrà ampliato nel mese di settembre con la distribuzione agli operatori del settore turistico ricettivo, e non solo, di materiale turistico, totem e adesivi per offrire un’occasione per scoprire Ventimiglia come non è mai stato possibile prima.